Martin pescatore
Specie inconfondibile per i colori brillanti e per l'abitudine di tuffarsi da posatoi per catturare piccoli pesci, girini e insetti acquatici. Occasionalmente fa la "spirito santo" prima di tuffarsi.
Può essere definito un eremita degli stagni, poiché è generalmente solitario e stabilisce la sua dimora sulle rive dei fiumi, dei laghi e degli stagni, con una netta predilezione per i boschetti e le macchie che costeggiano i corsi d'acqua limpida dal mare fino a 600÷700 m. Vive abitualmente in coppia nel territorio che si è scelto come proprio.
Lungo 16÷17 cm con una apertura alare di 24÷26 cm, pesa 35÷40 g e vive 5÷10 anni. Vola velocemente, con un battito di ali secco e preciso senza allontanarsi mai dai meandri del fiume. L’inconfondibile voce è un sonoro, secco e acuto kit-ciii o ciii; in primavera anche un veloce trillo
Quando individua il cibo che fa per lui - un giovane pesce (7÷8 cm al massimo), - allunga il collo e si getta in picchiata, senza servirsi delle ali, poi risale con la vittima attanagliata nel becco e torna al suo posatoio con qualche colpo d'ala. Dopo essersi scrollato, stordisce il piccolo pesce sbattendolo contro un ramo o una pietra e si prepara al banchetto. Ingoia la preda senza indugi, ingerendo prima la testa, per evitare che le pinne aperte gli blocchino la gola. Divora fino a 12 pesci al giorno, ma si ciba anche di insetti, larve, piccole rane, crostacei e molluschi.
Malgrado sia di natura sedentaria, le condizioni climatiche lo spingono talvolta ad abbandonare il suo territorio; quando l'acqua del suo stagno gela fa rotta verso sud, in cerca di terre più ospitali. Una volta istallato si allontana raramente dal suo territorio.
In Italia è presente più o meno in tutto il territorio tranne che nelle isole. Le coppie si formano a partire da gennaio, il maschi e la sua promessa s'inseguono emettendo fischi acuti e secchi. Nel corteggiamento, che consiste di voli acrobatici ad alta quota, il maschio dispiega le ali per mostrare alla femmina il blu brillante del suo dorso e le offre un pesce come regalo di nozze.
Nidifica in cavità lungo gli argini dei corsi d'acqua. Per scavare il nido in una sponda sabbiosa difficilmente raggiungibile dai predatori, che sono soprattutto le donnole, la coppia impiega anche 2 settimane di intenso lavoro con zampe e becco. Il cunicolo termina in una camera d'incubazione, tappezzata di squame e lische di pesce.
Tra la fine di aprile e l'inizio di maggio la femmina depone 5÷ 7 uova bianche e per una ventina di giorni, i due genitori si alternano nella cova che si può ripetere fino alla fine di luglio.
All’Oasi della Bruschera è abbastanza comune ma la popolazione varia a seconda degli anni; lo si può vedere sia su posatoi, sia sfrecciare sulle acque più o meno ferme.
Nome scientifico: Alcedo atthis
Nome inglese: Kingfisher
Ordine: Coraciformes
Famiglia: Alcedinidae