In programma alla Soara il vernissage della mostra di ceramiche di Giovanni Chinosi e Mirella Baratelli. Le opere presentate sabato 30 novembre alle 10.30 resteranno esposte con le statue in legno d'ulivo di Damiano Latorre fino all'8 dicembre. Ingresso libero.

Giovanni Chinosi di formazione prevalentemente autodidattica; dopo esperienze di tecnica artigianale ha affrontato prove sempre più impegnative: dalla partecipazione al Gruppo dei Ceramisti del Varesotto, sorto attorno al Museo della Ceramica di Laveno con la guida del maestro Albino Reggiori, a esposizioni personali e collettive in Italia e all’estero, fino alla apertura del suo laboratorio agli appassionati di arte e modellazione e alla creazione di numerosi corsi, dal varesotto al Brasile, per l’insegnamento della tecnica ceramica. Sue opere si trovano al Museo della Ceramica di Cerro, alla Galleria d’arte Moderna di Gallarate, e presso gallerie e collezioni private. Mirella Baratelli è stata per anni ispiratrice e musa delle opere di Giovanni, curatrice delle sue esposizioni, finche non ha deciso di collaborare più direttamente ai suoi lavori, rileggendoli in chiave più leggera ed ironica.

"Se seguite la strada che, a Sesto, sale verso la collina di San Giorgio, tra curve e con-tro curve, tra ville e frutteti, arriverete alla bella casa di Giovanni Chinosi e al suo laboratorio, che porta un appellativo, GIO-MIRA, ibericamente atteggiato, ma che in realtà nasce dall'unione di due nomi: quel-lo di Giovanni e di sua moglie Mirella. Perché l'arte ceramica è una passione che li accomuna e non è raro vederli lavorare insieme nello studio. Del resto tutto co-minciò con un pane di creta che Mirella donò, nel Natale di trentasei anni fa, al marito. Ebbe inizio così un lungo percorso, fatto di tante esperienze, di tanti incontri".