San Quirico (di Andrea Ravo Mattoni)
Sito n.55 Museo Diffuso
Particolare del volto attribuito a San Quirico, dal ciclo di affreschi rinvenuti nel 1993 nella sagrestia della chiesa di Santa Maria Maddalena e Ambrogio di Capronno. Andrea Ravo Mattoni, 2019, bombolette spray su tela in pvc, 1,5 x 1,5 m. La chiesa risale all’XI secolo circa e venne più volte rimaneggiata. Il primo ciclo di affreschi appare databile al XV secolo e doveva decorare la zona absidale, prima di successive ristrutturazioni. Un secondo ciclo di affreschi venne realizzato nel 1578 e nel 1865 l’antica struttura venne completamente modificata e nuovamente dipinta agli inizi del 1900: le sale affrescate nel XV e XVI secolo furono trasformate in ambienti di servizio. Il dettaglio scelto dall’artista appartiene al ciclo più antico. È raffigurato un frammento in cui compare il volto di un giovinetto con un corto caschetto biondo, lineamenti minuti e un mantello giallo con il colletto rosso; la sua santità è indicata dalla presenza dell’aureola. È stato ipotizzato che possa trattarsi di San Quirico, molto venerato nel territorio insieme alla madre Giulitta. Mancano in realtà attributi che ne permettano con certezza l’identificazione, ma l’ipotesi pare confermata dalla giovane età e dalle attestazioni emerse nei testi delle visite pastorali del 1579. Madre e figlio sono martiri d’Oriente: nei primi anni del IV secolo l’imperatore Diocleziano ordinò infatti la persecuzione dei cristiani. Giulitta, vedova cristiana originaria di Iconio, nell’attuale Turchia, rifiutò di rinnegare la sua fede. Vedendo che la mamma veniva ripetutamente frustata, il piccolo Quirico di tre anni disse ‘Anche io sono cristiano!’ Scagliato a terra picchiò la testa e morì martire, la madre ringraziò Dio di averlo accolto nel Regno dei Cieli e venne quindi decapitata. I due martiri sono venerati in Oriente il 15 luglio e in Occidente il 16 giugno. Proprio il 16 giugno del 1412 Francesco Maria Visconti entrò a Milano facendosi riconoscere Duca e da allora offrì ed impose importanti donazioni per celebrare Quirico e Giulitta. La chiesa di San Quirico sul colle omonimo di Angera è più antica, ma le imposizioni del Visconti diedero forte impulso alla venerazione del Santo: ciò spiegherebbe la scelta di inserire i martiri anche nella chiesa di Capronno. Vedi sito n. 37 del Museo Diffuso di Angera - www.angera.it