Porto Austriaco
Sito n. 18 del Museo Diffuso
1819
Da più di 2.000 anni Angera deve il suo sviluppo al fatto di affacciarsi su un golfo naturale protetto dai venti grazie al colle della Rocca e alla collina di San Quirico. Il porto naturale era al centro delle vie fluvio-lacuali che congiungevano l'Europa al Mar Adriatico, attraverso il Po, il Ticino e il Verbano. In epoca romana esisteva forse anche un faro di avvistamento collocato nella attuale Via Ondoli rinvenuto durante la costruzione di un edificio nella proprietà Greppi.
L'area portuale, ancora nel Medioevo, doveva trovarsi nella parte più interna del golfo, ma non ha lasciato tracce monumentali poiché le chiatte attraccavano direttamente a riva.
Il porto austriaco venne costruito per scopi commerciali durante la dominazione asburgica per consentire anche l'attracco dei primi battelli a vapore. La struttura risale al 1819 ed è caratterizzata da possenti murature in granito.
Nel 1826, sul lago venne inaugurato un servizio di navigazione che, inizialmente, interessava soltanto il Piemonte e la Svizzera. Successivamente, gli austriaci aderirono all’accordo, consentendo al battello di fare sosta anche ad Angera. L’attuale imbarcadero dove oggi attraccano i battelli della Navigazione Lago Maggiore, fu costruito nel 1913.