Itinerario Tattile e Visivo
Mostra di sculture in legno, dipinti, caricature.
Dal 4 al 19 giugno presso la "Soara" della ex Fabbrica Magnesia visita l'esposizione degli artisti Damiano La Torre, Igi Taibez e Vittorio Grimaldi.
Seguendo questo particolare Itinerario Tattile potrai avvicinarti al tema della "Diversabilità".
Scoprirai come il "Tatto", sperimentato fra le varie opere esposte, può sopperire alla "Vista" ed accrescere le capacità di apprendimento e comprensione di ciò che ci circonda.
Oltre a sculture in legno d'ulivo troverai dipinti, caricature e vignette.
Evento patrocinato dalla Città di Angera.
Gli espositori
Cosimo Damiano La Torre
nasce a Matera da una famiglia contadina. Compie gli studi classici con una predilezione per la storia dell'arte affascinato dalla bellezza della scultura greca. Nel 1968 si trasferisce sul Lago Maggiore e qui per i boschi di castagno, inizia l'osservazione delle opere create dalla natura. L'arte e la capacità di intuire, leggere nella materia e saper comunicare ad altri queste intuizioni. Per anni raccoglie le sue opere nel silenzio e nell'anonimato. Nel 2014 termina la Via Crucis interpretata dalle mani e scopre l'ineffabile sensazione che il visitatore prova nell'accarezzare le sue opere. La scoperta del tatto e della sua capacità di provare sensazioni non percepibili all'occhio lo porta a spronare i visitatori a condividere quest'esperienza sensoriale invitandoli ad accarezzare le sculture e a leggerle con le mani.
Igi Taibez
nasce a Cittiglio nel 1950, frequenta un corso triennale di restauro mobili a Milano. Pittore per curiosità spazia in vari stili, colori e forme cercando di trasmettere a chi guarda le sue opere le prorpie emozioni.
Vittorio Grimandi
nasce a Bolzano negli anni '30. Non appena é in grado di tenere una matita tra le dita, copia i personaggi del "Corriere dei Piccoli" ma sarà negli anni del Liceo. quando il "Travaso" gli pubblica la prima vignetta, che la passione per il disegno umoristico, per lui diventa una cosa seria e decide che quella sarà la sua strada. Dovrà però aspettare il 1966 - entrato a far parte dell'Agenzia dei "Disegnatori Riuniti" di Cassio Morosetti - per cominciare a guadagnarsi il pane con le vignette. Vignette tuttavia queste, per così dire buone, per famiglia che non danno sfogo alla sua vena satirica. Finché nel '68 torna in edicola il Candido, fondato nel dopoguerra da Guareschi, il papà di Don Camillo e che ora ha un nuovo direttore per il quale Grimandi farà almeno 10.000 disegni durante i famigerati "anni di piombo" legati alle Brigate Rosse, la morte di Aldo Moro ecc...